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Gabriele Landi: Il tema del sacro ha ancora una sua importanza nell’arte di oggi e nel mondo in cui viviamo?
Andrea Tagliapietra: Il rapporto tra religione e arte è completamente cambiato rispetto al passato, e anche l’influenza della prima sulla società si ridotta, se non addirittura quasi scomparsa. L’artista, essendo spesso un attento osservatore dei fenomeni sociali e dei cambiamenti di ‘umore’ collettivi, ha spostato il suo interesse verso altre direzioni. Il sacro è stato confinato all’interno della sfera individuale ed è scomparso dalla dimensione pubblica. A volte mi chiedo se ci si chieda ancora dell’esistenza di Dio…
Personalmente nutro poco interesse per la rappresentazione del sacro convenzionale tuttavia qualche anno fa ho dipinto delle tele che raffiguravano Cristo, l’input era nato dalla riflessione sul controllo rigido a cui l’arte era sottoposta nel passato dunque mi sono permesso di dipingere un Cristo acrobata in altalena e un Cristo morso sul fondoschiena da Maria Maddalena…
In ogni caso, essendo cambiata la funzione dell’arte trovo più interessante inoltrarmi in altri ’territori’ che poco hanno a che vedere con la spiritualità, questione di gusto.
Credo comunque che il tema del sacro nella sfera artistica abbia ancora qualcosa da dire, parlo di un sacro che paga necessariamente le conseguenze della censura esercitata dalla Chiesa verso gli artisti. D’altronde, se l’arte è lo specchio della società, attualmente succede spesso che le opere sacre flirtino con il sacrilego.

Caino e Abele

Jesus Chist Superstar

Santa Barbara

