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Credo che per molti artisti, me compreso, il proprio studio sia un luogo sacro, difficile da presentare e molte volte fonte di sentimenti contrastanti. È il luogo dove nascono le proprie opere e dove ne muoiono di altre, lo spazio dove l’artista è palesato, messo a nudo e rivelato. Ogni studio d’artista deve avere dei requisiti specifici; per me è sempre stato fondamentale avere un “angolo”, un’area circoscritta, racchiusa, che mi permette di analizzare le cose e in un certo senso proteggerle. Allo stesso tempo ho l’esigenza di un area più aperta e vuota per una visione più completa delle mie opere in relazione allo spazio installativo. Riuscire ad avere un luogo per me stesso mi ha permesso di focalizzarmi sulle cose più importanti del mio percorso artistico. È la prima volta che riservo un’area del mio studio dedicato alla stampa, costruendo piani da lavoro per inchiostri, rulli, e ovviamente per il mio torchio che è il cuore pulsante della mia ricerca.
Lo studio si trova in via Marco D’agrate 33 in zona Corvetto a Milano, abbiamo aperto ufficialmente ad Ottobre 2021 in collaborazione con ViaFarini.work sotto il nome di TreTre. Da allora sono entrati ed usciti molti artisti ma tutti con ricerche affini e lo stesso spirito partecipativo. Nei miei studi precedenti mi trovavo molto spesso da solo e credo sia un fattore abbastanza negativo. La discussione sulla propria ricerca e le opere in formazione è davvero importante (almeno per me), ma anche il livello di condivisione che si costruisce tra i colleghi.





